sabato 1 aprile 2017

Quinta domenica di Quaresima 2017


Il Vangelo di questa Domenica ci presenta attraverso il racconto della resurrezione di Lazzaro, Gesù, acqua che disseta, luce che illumina, che penetra nella profondità del mistero dell'uomo. Un anticipo della vita piena e definitiva: siamo fatti per la Vita! Gesù sembra prendere per mano Marta e Maria, e ciascuno di noi, davanti all'esperienza drammatica della morte, ci porta nel sepolcro, per farci venir fuori "rinnovati". Lui che è "la risurrezione e la vita".

C'è la cura di Dio per le sue creature fragili. Nell'oscurità di questa morte, non ci attende Lazzaro ma è Dio stesso che ci attende, e sembra dirci "io sono qui perché tu viva", "Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui". (Lc 20,38)

"Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!"

Marta e Maria rappresentano l'umanità che grida per la morte di un caro e che, a volte, sperimenta la mancanza di fiducia nei confronti del Vivente, di Colui che è il Signore della vita. Ma possono anche rappresentare quell'umanità che vive in piena fiducia nelle mani del Creatore, di Colui che dà la vita e la morte, che nella sofferenza e nel dolore si rivolge a Dio, cosi come Gesù stesso sulla croce.

"Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?" (Mt 27,46)

Ma dove c'è la nostra fede che vacilla, lì c'è Gesù che ci dice "Credi tu questo?" Sembra chiederci, credi che questa vita è intrisa di altra Vita? Di vita abbondante?

Gesù vuole insegnarci a guardare con gli occhi della fede.

"Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo".

Cambiare prospettiva di vita, per lasciarci abbagliare dalla vera Luce, ma è necessario riconoscersi ciechi senza di Lui.

"Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?"

La gloria di Dio si vede, questo crea stupore, gioia, perché chi vede Dio vive. Gesù sembra ci dica che il modo per camminare nella luce ogni giorno, anche nelle assurdità della vita, è avere lo sguardo rivolto al Padre certi che Lui ha cura di noi.

Eterno Padre, la tua gloria è l’uomo vivente; tu che hai manifestato la tua compassione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro, guarda oggi l’afflizione della Chiesa che piange e prega per i suoi figli morti a causa del peccato, e con la forza del tuo Spirito richiamali alla vita nuova (Colletta)

sr. Giovanna Romano



Nessun commento:

Posta un commento

Ciao. I commenti sono moderati dal web-master. Abbi pazienza... :-)