sabato 13 febbraio 2016

Prima domenica di Quaresima 2016


Liturgia del giorno: Dt 26,4-10; Sal 90; Rm 10,8-13; Lc 4,1-13.

In questa prima domenica di Quaresima, Gesù "viene guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo" (cf. Lc 4,1-2). Gesù, vero uomo, vive la tentazione ed è qui che comincia il suo cammino di progressiva testimonianza di fedeltà al Padre e alla sua volontà.

Per due volte il diavolo ripete a Gesù "se tu sei il Figlio di Dio", lo tenta proprio nella sua identità, sa che Gesù può fare quello che gli sta chiedendo. Ma Gesù sceglie di essere e rimanere figlio. Scrive Silvano Fausti: «Ci sono due modi opposti di essere figlio, uno diabolico e uno divino. Il primo consiste nel voler possedere sé, gli altri e l'Altro, mettendo le mani sulla vita propria e altrui, il secondo nel ricevere tutto come dono dal Padre e donare come lui, mettendo la propria vita nelle mani degli altri. L'uno crea un sistema di relazioni di violenza e morte, l'altro di amore e vita».

Il Vangelo di oggi ci mette a confronto con una realtà con cui facciamo i conti tutti i giorni: la lotta tra il bene a il male. Ogni giorno siamo chiamati a scegliere, proprio come Gesù, se affermare noi stessi o lasciare spazio agli altri, se metterci al posto di Dio o lasciare fare a Lui, se accaparrare tutto per noi o aprirci al dono e alla condivisione… e la lista potrebbe continuare. 

Guardate in un'ottica di fede, le tentazioni possono essere una possibilità per la nostra vita e non un qualcosa da fuggire. Esse, infatti, ci permettono di conoscere i nostri desideri più profondi, le nostre debolezze, le nostre ambizioni, i nostri idoli e diventano occasione di scelta: cadere in balia di tutto questo, del "tanto che male c'è" o, facendo come Gesù, lasciarsi guidare dallo Spirito e dalla Parola?

"Come nella vicenda di Gesù, anche in quella di ogni uomo, le tentazioni della vita possono rappresentare quel cantiere nel quale è all'opera la creazione di un'umanità nuova, che assume i tratti del Figlio, soprattutto nella consegna della propria creaturalità alla mano ricreatrice e misericordiosa del Padre".

Il Signore ci doni di lasciarci nutrire sempre più dalla Sua Parola e guidare dallo Spirito per poter essere capaci di scegliere il bene nelle piccole-grandi cose di ogni giorno.

sr. Raffaella Cavalera




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